Carissime e carissimi,
siamo giunti alla nostra annuale Assemblea diocesana, l’ultima di questo quadriennio
eccezionale e complesso, che si terrà al Centro diocesano il 12 novembre 2023, a partire dalle 9.00.
Come sempre, abbiamo la gioia di incontrarci per pregare e per confrontarci sul percorso fatto e su
quello che ci attende. A febbraio, come sapete, si rinnoveranno gli organi associativi.
Durante questo tempo abbiamo vissuto una dura prova, sia a livello personale che collettivo.
Sebbene fiaccata, ho il convincimento che la nostra amata Azione Cattolica abbia retto. Se forse non
siamo riusciti a passare all’“altra riva” (cfr. Mc 4,35-41 e Orientamenti per il triennio 2021-2024
dell’Azione Cattolica Italiana), credo di poter dire che abbiamo fatto di tutto per fare rimanere a galla
la nostra “barca”. In spirito di servizio e con impegno, abbiamo fatto il possibile, anche se le
condizioni esterne a noi non sono state (almeno apparentemente) favorevoli; a volte, non lo sono state
neanche quelle interne.
Adesso è giunto il momento di un “bilancio”, di una verifica su quanto è stato fatto e non fatto.
Con maturità, occorre assumersi la responsabilità dei risultati raggiunti e degli obiettivi mancati. In
un’Associazione come la nostra, infatti, si è tutti corresponsabili e nessuno si può (e si deve) sentire
escluso dal compito di rendere bella l’AC, anche quando questo richiede più fatica.
Molti di noi, all’inizio del triennio (poi divenuto quadriennio), avevano in mente progetti da
realizzare, che poi siamo stati costretti a lasciare in un “cassetto”, ma si sa: i nostri pensieri non sono
quelli di Dio (cfr. Is 55,8). Mi viene da credere che siamo stati noi i chiamati a “traghettare” l’AC
diocesana in queste “acque” agitate e l’unica cosa che eravamo tenuti a fare era dare il meglio di noi.
Così ragionando, tanto è stato costruito (a volte, non facilmente visibile all’esterno) e da qui
occorre proseguire il cammino per raggiungere nuove mete ed essere un’AC capace di “abitare”
questa fase storica.
Ora, intanto, vogliamo incontrarci per gustare la bellezza della comunione, rinsaldare la nostra
amicizia e accompagnare questo importante passaggio associativo, in vista della Festa dell’adesione
e del rinnovo, come detto, delle disponibilità di servizio.
“Chi ha toccato le mie vesti?” (Mc 5, 21-43) è la domanda che Gesù rivolge a tutti noi. Come
sapete, questa è l’icona biblica dell’anno. Auguro a tutti noi di avere una fede grande come quella
dell’emorroissa per trovare il coraggio e l’audacia, anche in situazioni complicate, per cercare il
Signore, presentarci a Lui con tutte le nostre fragilità e toccare il Suo “mantello” comunicandoci al
Suo Corpo e al Suo Sangue, ma anche riconoscendoLo nel volto degli altri, specialmente dei poveri.
Con questo auspicio, auguro a tutti noi un buon anno associativo e vi aspetto, insieme al
Consiglio diocesano, all’Assemblea.
Invocando l’intercessione della Madonna della Lettera, dei Santi e Beati dell’Azione
Cattolica, affidiamo al Padre l’umanità sofferente e i nostri propositi di Bene.
Un fraterno abbraccio!
Alberto Randazzo, Presidente
con il Consiglio diocesano