Un pellegrinaggio mariano per dire grazie alla Madonna, Regina dell’Azione Cattolica Italiana, per quanto gli adulti hanno avuto la possibilità di vivere e sperimentare nel tempo difficile e complesso della pandemia.
Se l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal web ha permesso da una parte di fare esperienza di “resistenza” e dall’altra di fare emergere intuizioni di “novità”, è pur vero che un senso di fatica è emerso in maniera chiara.
Questa fatica è stata intercettata dai V. Presidenti, Carla Buda e Sergio Visconti, e dall’Assistente ecclesiastico, don Giovanni Sturiale, e rielaborata in proposte di incontri che hanno in qualche modo tenuta stretta la trama del tessuto dei gruppi adulti, presenti nel territorio diocesano. Un lavoro certamente non semplice, ma intriso della virtù della perseveranza, che ha permesso di scorgere un orizzonte di luce anche nel tempo di più spiccata difficoltà.
E questa luce è stata rappresentata dalla Vergine santa, modello di perseveranza anche intrepida.
Superata, quindi, la fase dell’emergenza, e preso atto del nuovo indirizzo che la diffusione della vaccinazione stava aprendo, è sembrato veramente naturale compiere un gesto di rendimento di grazie. Il pellegrinaggio, organizzato domenica 6 giungo u.s., presso il santuario mariano diocesano di Dinnamare, ha avuto senz’altro questa nota.
Tuttavia è stato anche qualcosa di più. Questo “di più” era già nella natura stessa dell’azione compiuta: l’andare in pellegrinaggio insieme. Quanti hanno partecipato, provenendo da luoghi differenti, da città diverse del territorio diocesano, lungo l’ultimo tratto di strada hanno camminato insieme, manifestando anche una delle note caratteristiche della natura dell’Azione Cattolica: la sinodalità. La preghiera del santo rosario, guidata dall’Assistente, ha visto il coinvolgimento di tutti i gruppi presenti: una esperienza forte di preghiera che, strutturata sullo stile del pellegrinaggio, ha permesso di mettere gambe e cuore in gioco.
Aderenti, membri dell’Equipe e Consiglieri diocesani hanno manifestato davvero quanto possa essere bello “che i fratelli vivano insieme”. E questa unità è stata rappresentata, su invito dei V. Presidenti del Settore Adulti, dal Presidente diocesano, Alberto Randazzo, il quale ha porto i saluti a nome di tutta l’Associazione diocesana e ha ringraziato il Settore per iniziativa realizzata.
La celebrazione della S. Messa, presieduta da don Giovanni Sturale, è stato il cuore del “rendimento di grazie”: la partecipazione di don Nino Caminiti, rettore del santuario mariano, ha detto anche del legame che l’Associazione tutta vive con il Presbiterio diocesano.
Prima della conclusione della celebrazione eucaristica la Carla Buda, a nome di tutti gli adulti di AC, ha deposto un bouquet di fiori ai piedi della venerata immagine della Madonna di Dinnamare, mentre Sergio Visconti ha offerto una breve riflessione sul senso dell’iniziativa.
Anche i membri dell’Equipe che hanno lavorato insieme al Settore per la realizzazione di questo intenso momento hanno espresso entusiasmo e soddisfazione per la riuscita del Pellegrinaggio.
Prima della foto ricordo, scattata sul sagrato del santuario, a tutti i partecipanti al pellegrinaggio è stata consegnata una “conchiglia del pellegrino”: un segno da conservare e da utilizzare in occasione dei futuri pellegrinaggi che il Settore Adulti ha in mente di organizzare.
Il pellegrinaggio, infatti, è parte integrante della proposta formativa elaborata dall’Azione Cattolica e segno sempre presente nella storia della grandi figure di laici adulti dell’AC: Pier Giorgio Frassati, Armida Barelli e Carlo Carretto su tutti e solo per indicare alcuni nomi.