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Festa della Pace 2021

Sono forse io il custode di mio fratello? La cura come cultura della pace”.

Mentre continuiamo ad essere affaticati dall’emergenza sanitaria in corso, siamo giunti all’annuale appuntamento della Festa della Pace, che si terrà il 31 gennaio alle ore 17.00 in diretta sulla pagina Facebook dell’Azione Cattolica diocesana. Non vogliamo, infatti, rinunciare a vivere, seppure con modalità nuove, i nostri consueti momenti di vita associativa, che prosegue pur tra le tante difficoltà che accompagnano la quotidianità di ognuno di noi. È il nostro modo di farci prossimi a tutti gli aderenti (e non solo), sentendoci al contempo chiamati a “fare” (ed essere) Azione Cattolica che sa “abitare” questo (ed “ogni”) tempo, con le dure prove ma anche con le opportunità che esso presenta.

Il tema che abbiamo scelto quest’anno, che trae spunto dal Messaggio di papa Francesco per la LIV Giornata Mondiale della Pace, è: “Sono forse io il custode di mio fratello? La cura come cultura della pace”. Come ci ha fatto notare il Santo Padre, a causa del Covid-19, ci siamo improvvisamente resi conto che «siamo tutti sulla stessa barca», ma pure che siamo «nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda». In altre parole, l’emergenza pandemica – che ci auguriamo possa terminare al più presto – ci ha fatto sperimentare la necessità (ed anche la bellezza) di prenderci cura l’uno dell’altro, facendoci “gustare” una “fraternità del quotidiano” fatta anche di piccoli ma preziosi gesti, carichi di solidarietà e di responsabilità verso il prossimo.

Come laici di Azione Cattolica, cogliendo l’incoraggiamento di papa Francesco, vogliamo «diventare profeti e testimoni della cultura della cura» (sia degli altri che del creato), senza la quale non può esservi pace. La «cultura della cura», però, è necessaria che si inveri in uno stile di vita da assumere pure nell’ordinarietà, quando l’emergenza sarà superata; in tal modo, infatti, sarà possibile «costruire una società fondata su rapporti di fratellanza» (Messaggio di papa Francesco per la LIV Giornata Mondiale della Pace) e quindi, appunto, sulla pace.

A tal proposito, Francesco sottolinea l’importanza di avviare un «processo educativo», al quale l’Azione Cattolica non si vuole (e non si può) sottrarre, l’educazione costituendo «la scelta che sorregge tutte le altre e di esse costituisce il cuore» nell’ambito del «compito formativo» che la nostra Associazione ha assunto da più di 150 anni (cfr. Progetto formativo 1).
Messaggio Papa Francesco
Mossi da questi propositi, quindi, abbiamo pensato la Festa della Pace 2021, alla quale affettuosamente Vi invitiamo a partecipare. L’augurio, poi, è che quello del 31 gennaio non rimanga un momento “fine a se stesso”, ma possa essere il punto di partenza di una riflessione e di un impegno – che possano tradursi anche in “esperienze di cura” – all’interno delle associazioni parrocchiali. Anche in tal modo, pure il “popolo di Azione Cattolica” può essere «gente [che] esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità» (Francesco, 27 marzo 2020), quest’ultima necessaria per sentirci (ed essere) «fratelli tutti».

Invocando l’intercessione della Madonna della Lettera, dei Santi e Beati di Azione Cattolica, affidiamo al Padre l’umanità sofferente e i nostri propositi di Bene.

In attesa di incontrarci (seppur) virtualmente, Vi giunga un abbraccio fraterno.

Il Presidente diocesano Alberto Randazzo

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